L’ultimo Olocausto
di Lucia Lo Bianco
Pioveva cenere sulle povere membra
nei loro brandelli di vita passata
ed era un giorno qualunque
non meno triste di ieri.
Calava il buio della notte
su quegli occhi stanchi
di sbirciare attraverso quel muro
cercando il calore di un tempo.
L’aria era piena di fogli sgualciti
mentre il vento trascinava
delle anime confuse e ribelli,
raccontava di giorni intrisi di pioggia
e di storie di fiumi e montagne,
di vicende passate e presenti
che correvan veloci alla meta.
Pioveva cenere e la notte scendeva
per sempre: non si udivano suoni
sul terreno ovattato del nulla.
Poi il morbido odore di vita bruciata:
ora tutto è compiuto, solo pianto di stelle,
solo attendere, attendere in vano.
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